Castel Roncolo e la leggenda del tesoro nascosto

 

Castel Roncolo (Schloss Runkelstein) sorge nei dintorni di Bolzano sopra uno sperone di roccia a cui deve il nome (era noto come Runchenstayn già nel 1237) all’imbocco della Val Sarentina ed è uno dei castelli medievali dell’Alto Adige più caratteristici e meglio conservati. È infatti famoso per la notevole quantità di affreschi che raffigurano aspetti della vita e della cultura cortese e per i quali è conosciuto come il “Maniero Illustrato” (Bilderburg).

Castel Roncolo – Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda
STORIA

Il castello fu fatto costruire da Federico e Berale von Wangen nel 1237 per concessione del Vescovo di Trento e subì una prima distruzione nel 1277 ad opera di Mainardo II conte di Tirolo che lo assalì e saccheggiò. Mainardo concesse il maniero a Gottschalk Knoger, inizialmente un suo servo, che arrivò a diventare giudice distrettuale di Egna.
Nel 1385 fu acquistato dai fratelli Francesco e Nicola Vintler di Bolzano, i quali si occuparono della ricostruzione delle parti distrutte e vi aggiunsero il “palazzo d’estate” cominciando anche ad affrescare le sale (i cui autori restano ignoti). Nel 1390 fu consacrata la cappella.

Castel Roncolo – palazzo d’estate

Morto Nicola Vintler , senza eredi, nel 1413 il castello passò in mano a parecchie famiglie nobiliari (fra cui Sigismondo d’Austria) finché nel 1500 divenne proprietà di Georg von Frundsberg.
Nel 1520 una violenta esplosione distrusse la zona del portone di accesso al castello e gli edifici adiacenti. Probabile causa fu la negligenza del curatore del castello, Simon Grünberger, che rimase sepolto sotto le macerie. In un magazzino posto presso la porta era stata depositata della polvere da sparo che, esplodendo, aprì un grosso squarcio nella cinta muraria medievale facendola crollare completamente insieme al cammino di ronda. L’opera di ricostruzione terminò nel 1531.

Castel roncolo – stanza da bagno

Castel Roncolo passa ancora una volta di mano nel 1538 e i von Liechtenstein ne diventano i proprietari, tenendolo per quasi due secoli e apportandovi modifiche architettoniche.
Nel 1672 un incendio distrusse il palazzo orientale che non venne più ricostruito. Il palazzo subì un lento e inesorabile declino finché l’ultimo dei Liechtenstein rifiutò addirittura l’eredità facendolo tornare sotto il controllo della curia vescovile di Trento.

Castel Roncolo

Nel 1880 l’intero fabbricato era in condizioni deplorevoli e venne acquistato dall’arciduca Giovanni Salvatore d’Austria e da questi regalato all’imperatore Francesco Giuseppe che, tra il 1884 e il 1888, lo fece ristrutturare da Friedrich Schmidt.
Nel 1893 l’imperatore lo dona al comune di Bolzano con l’impegno di amministrarlo e curare la conservazione degli affreschi. Tuttavia il castello tornò a soffrire di un ulteriore periodo di degradazione, anche a causa dei visitatori del tempo, e solo con l’intervento della Sovrintendenza delle Belle Arti le strutture furono consolidate e gli affreschi puliti, migliorandone anche le condizioni di conservazione. L’ultima ristrutturazione del luogo è terminata nel 2000.
Il castello è abitato dai custodi ed è visitabile a pagamento, con guida.

 

 

IL CASTELLO

Castel Roncolo deve la sua fama, oltre che all’originalità della struttura, al fatto che costituisce il più noto e migliore esempio di pittura profana medioevale grazie all’elevato numero di affreschi a tema cavalleresco.

Castel Roncolo – ingresso

A Castel Roncolo si accede varcando il fossato su un ponticello che costituisce il vecchio ponte levatoio. Sul portale si può ancora vedere, sebbene molto deteriorato, l’antico stemma dei Liechtenstein.
Giunti nel cortile si ha il palazzo occidentale a sinistra, la cappella e il palazzo orientale a destra e il palazzo d’estate di fronte.
Il piano inferiore del palazzo occidentale è oggi adibito a osteria ma, raggiungendo il primo piano tramite una scala esterna, si incontra una sala dipinta con vari stemmi.
Le sale più interessanti da visitare sono la cosiddetta “stanza da bagno” dove è dipinta una galleria di colonne con drappi pendenti e dalla quale si affacciano visi di uomini, donne, lupi, scimmie e cervi, mentre il soffitto è pieno di stelle.

Castel Roncolo – sala del torneo

Nella “stanza del Torneo” si trova affrescata una giostra cavalleresca alla quale giovani dame assistono, affacciate dalle finestre e dai balconi di un vicino castello. Sotto il torneo si possono ammirare scene di danza e gioco della palla da una parte e scene di caccia e pesca dall’altra.

Affreschi palazzo d’estate – Castel Roncolo
Castel Roncolo, sala con camino

Nel palazzo d’estate si trovano, sulla parete della veranda, figure affrescate di dimensioni superiori a quelle naturali. Si tratta di vari cavalieri della Tavola Rotonda, poi Artù, Carlo Magno e Goffredo di Buglione. Sono rappresentati diversi eroi quali Ettore, Alessandro e Cesare, ma anche innamorati come Tristano e Isotta, Guglielmo e Aquilea, Guglielmo d’Orleans e Amelia. Troviamo infine rappresentate le spade di Sigfrido, di Teodorico e di Amedeo di Stiria.
Dal ballatoio si accede alle due sale del palazzo decorate ad affresco con scene di Tristano e Isotta e della saga del Garello, stanza dove si trova anche un bellissimo camino gotico.

LEGGENDA DEL TESORO

Un’antica leggenda racconta che sotto Castel Roncolo fosse stato nascosto un immenso tesoro che si poteva raggiungere solo nel buio della notte.
Ogni volta che qualcuno cercava di raggiungerlo, però, un terribile e spaventoso fantasma usciva dalla roccia, costringendo l’incauto cercatore a fuggire precipitosamente.
Si dice che nessuno sia ancora riuscito ancora a raggiungere questo tesoro e che esso sia ancora lì, nascosto nel cuore della roccia di porfido, dentro a una caverna.

2 commenti

  1. Castel Roncolo è tra i miei castelli preferiti per via dei bellissimi (e tantissimi) affreschi: mi sono innamorata dei vestiti delle dame.

    E ne vogliamo parlare delle leggende? Non c’è castello senza leggenda e relativo fantasma: conosco Castel Roncolo perché ho lavorato per un anno a Bolzano e quando potevo, ci andavo ma la leggenda del tesero nascosto proprio non la conoscevo!

    1. Author

      Ciao Katja
      Che bello che tu abbia avuto la possibilità di vedere questo castello da vicino!
      La scoperta delle leggende è uno dei tanti piaceri dello “scartabellare” tra i libri per scoprire cose nuove 🙂

Rispondi a Isabel Giustiniani Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *