“The Eagle Series” – Simon Scarrow

La recensione di oggi si occupa di una saga storica consistente di ben dodici volumi (per ora) di cui nove editi in Italia. Parliamo della “Romans Series” o “The Eagle Series” di Simon Scarrow, noto scrittore britannico di indubbio talento.  Scarrow, nato in Nigeria nel 1962 da genitori inglesi, si è trasferito, dopo vario girovagare, nel Regno Unito dove si è laureato per darsi all’insegnamento della letteratura in un paio di college di Norwich. E’ considerato un grande esperto ed appassionato di storia romana oltre che uno scrittore dall’inesauribile vena creativa. Per assecondare la stessa si è persino licenziato dal suo posto di lavoro per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Ed infatti questo formidabile talento gli ha permesso di “sfornare” dal 2000 ad oggi  la bellezza di ben ventiquattro romanzi di genere storico, divisi in serie.
 Qualcuno potrebbe obiettare che alla quantità non sempre corrisponde la qualità degli elaborati. Nel caso di Scarrow tuttavia, vale l’equazione quantità = qualità senza incognite di mezzo. E’ uno tra i migliori autori di scuola anglosassone in circolazione, in grado di rinnovarsi romanzo dopo romanzo, appassionando un sempre più crescente pubblico di affezionati sostenitori. Negli ultimi anni, ho notato che molti scrittori nostrani e stranieri si sono impegnati nel presentarci romanzi storici organizzati di solito in trilogie o anche più. Mi viene in mente ad esempio la stupenda trilogia del Castelli che tratta della caduta dell’Impero Romano (Imperator, Gli ultimi fuochi dell’Impero Romano, 476 A.D.), romanzi che intendo trattare a breve, o tornando oltre Manica, la serie di un altro mostro sacro inglese, Harry Sidebottom dedicata alle vicende del prefetto romano di origine germanica, Ballista. 
Protrarre le avventure dei soliti protagonisti di romanzo in romanzo comporta il rischio, alla lunga, di perdere mordente e di annoiare il lettore. Questo effetto “stancante” mi è capitato con il terzo libro di Sidebottom a fronte dei primi due volumi di livello eccelso. Tornando a Scarrow, nessun sentimento negativo mi ha sfiorato, seppur io sia giunto all’ottavo libro. Lo ritengo un mezzo miracolo soprattutto considerando il fatto che “The Eagles Series” è incentrata unicamente su due personaggi principali, una sorta di “legionari immortali”, intorno ai quali girano in un virtuale carosello, comparse realmente esistite e di fantasia. 

 

Mi hanno lasciato un po’ perplesso le modalità di pubblicazione in Italia della serie suddetta. “Il Centurione”, l’ottavo libro, scritto nel 2007 esce nelle nostre librerie nel 2009 come best seller apripista (suscitando un gran consenso di critica), mentre il primo libro della saga, ovvero “Sotto l’aquila di Roma” scritto nel lontano 2000, viene pubblicato sempre nel 2009 ma successivamente. Nel 2010 escono sia il nono (Il Gladiatore) che il secondo (Roma alla conquista del mondo). Nel 2012 esordisce l’undicesimo libro (Il pretoriano) scritto nel 2011 ma nel 2013 possiamo trovare sugli scaffali il quinto tomo intitolato “La battaglia finale” scritto da Scarrow nel 2004. All’appello inoltre mancano due altri capitoli “The Eagle’s Prophecy” e “The Eagle in the Sand”, rispettivamente il sesto e il settimo libro, non ancora tradotti in italiano. 
Senza scendere in ipotesi forzate riguardo questa scelta editoriale magari dettata da motivazioni che non ci interessano affatto, l’unico mio dispiacere, da utente, è quello di non aver mai avuto il gusto di poter leggere la saga in questione nella corretta sequenza temporale. Riprendere il filo della narrazione saltando avanti e indietro nel tempo mi ha prodotto un fastidioso effetto “Ritorno al futuro”. Torniamo a bomba a “The Eagles Series”. I tanto decantati protagonisti sono due romani, Catone e Macrone, arruolati nelle legioni dell’imperatore Claudio. Ci troviamo dunque nel periodo storico che va dal 41 al 54 d.C. quando sul soglio imperiale salì il quarto regnante della dinastia giulio-claudia, l’imbelle, zoppo e balbuziente Tiberio Claudio Druso. Comunque non un cattivo imperatore, considerando che con l’ausilio del “terribile” segretario liberto Narciso e di una sfilza di suoi pari-classe, rese le casse statali abbastanza floride a fronte di importanti innovazioni del sistema amministrativo e religioso. Macrone è un centurione vecchio stampo, il classico veterano romano, rude, impavido e con la mente chiusa tra le quattro mura del castrum. Un uomo tutto gladio e onore. Catone invece è un ex schiavo di corte, mingherlino e delicato, amante della cultura e arruolatesi non ricordo neppure per quale motivo specifico. 
In “Sotto l’aquila di Roma” primo libro, ambientato nel 42 d.C., Catone viene spedito in Germania, sul Reno per prestare servizio nella Seconda Legione. Qui incontra Macrone e da giovane recluta dovrà guadagnarsi il rispetto dei commilitoni. Si assiste dunque a tutto l’ambientamento del povero disgraziato che si ritrova gettato, come un pulcino fuori dal nido, dalla vita tranquilla e dorata del cortigiano a quella dell’esercito, piena di fango, pericoli, marce estenuanti e gente pronta a piantargli un’ascia nel cranio alla prima occasione. I successivi quattro tomi sono invece locati in Britannia, durante la sanguinosa rivolta di Carataco, re dei Catuvellauni e leader della resistenza anti-romana. Tra insidie interne ed esterne alla legione, battaglie, avventure e colpi di scena, prosegue il percorso formativo del giovane Catone sotto l’ombra “paterna” e protettrice di Macrone. Il sesto libro mai uscito in Italia, “The Eagle’s Prophecy” fa un po’ da spartiacque per dare respiro alla serie. La storia inizia e si esaurisce nel singolo romanzo in cui Catone e Macrone sono impegnati nel dare la caccia ai pirati lungo le coste dell’Illiria, al fine di liberare un agente imperiale catturato. Settimo (non uscito in Italia) e ottavo (Il Centurione) romanzo possono essere considerati il “capitolo orientale” delle vicende dei due eroi, dirottati sulla turbolenta frontiera orientale dei possedimenti romani, a contatto con bellicose tribù locali e con i sempre più arrembanti Parti. 
I libri nono e decimo (Il Gladiatore e La Legione) rappresentano un’altra “mini storia” a se nella quale Macrone e Catone (che nel frattempo ha scalato le gerarchie dell’esercito, da soldato semplice a optio, poi a centurione, infine a prefetto con delega speciale), sono costretti a combattere contro il gladiatore Aiace, che prima a Malta e poi in Egitto si fa promotore di una rivolta di schiavi dai toni allarmanti per la sopravvivenza dell’Impero stesso. L’undicesimo libro (Il pretoriano) vedrà i due arruolarsi nel corpo dei pretoriani, sotto copertura, per scongiurare un attentato contro Claudio. Terminata questa lunga e noiosa trafila di trame appena abbozzate, posso passare a qualche nota tecnica in chiusura di articolo. Scarrow è bravo e dimostra nello scrivere quella passione per Roma e per le “cose” romane, tipica degli anglosassoni. Colpito dalla potenza della legione, da quel senso di disciplina e di forza che solo le armi capitoline sembravano esprimere nell’antichità, lo scrittore dipinge un quadro notevole della vita militare sotto le insegne imperiali con qualche punta di eccessiva “positività”, comunque perdonabile. Persino nel confronto con i nativi britanni, che dovrebbero essere gli avi “ad honorem” dell’autore stesso, i romani ne escono più “belli, bravi e giusti”. Questo fattore mi ha lasciato un po’ perplesso in quanto mi sarei aspettato, almeno in questa occasione, una punta di atavico orgoglio o campanilismo in più che avrei accettato senza colpo ferire. Macrone e Catone, in ogni romanzo rimediano ferite e cicatrici di più o meno grave entità ma rimangono fermi nel loro ruolo di “personaggi immortali”, una scelta condivisibile per chi intende portare avanti una serie non cambiando l’ottica dei protagonisti. Non siamo dinanzi alla saga de “Il Trono di Spade” di G. R. R. Martin nel quale, nel corso della narrazione, l’autore non si fa remore nell’eliminare chi nel frattempo ci era entrato nel cuore. 
Scarrow è uno scrittore seriamente documentato, dunque non ci capiterà mai di incontrare “triarii” nella terza linea delle legioni imperiali o di incappare in errori storici grossolani. Nei romanzi in questione, si legge e si respira Storia ed ogni volume instilla il desiderio di leggere il seguito, o considerando le già accennate strategie di pubblicazione, l’antecedente. Per fortuna ogni romanzo, anche quelli strettamente sequenziali, sono impostati in modo tale da conservare una certa indipendenza. Non sono dunque come le puntate di Beautiful in cui la narrazione si ferma proprio quando Tizio sta per colpire con un pugno Caio e uno rimane li con un palmo di naso mentre scorrono i titoli di coda, interrogandosi se il colpo andrà a segno o se all’ultimo istante, l’intervento di Sempronia scongiurerà una mascella fratturata. I personaggi brillano per le accurate caratterizzazioni. Ho letto in giro di qualche commento negativo sulle descrizioni. Io le ho trovate invece molto accurate. 
Memorabile e quasi “irritante” quella dell’imperatore Claudio (una sorta di anti-eroe in tutto e per tutto) in “Roma alla conquista del mondo”. In generale, Scarrow dedica parecchia attenzione a quei particolari descrittivi atti a favorire il naturale processo di immedesimazione che il lettore tanto ama. Traendo le conclusioni una volta per tutte. Considero tutti i romanzi della serie “The Eagle”, molto validi e avvincenti, frutto di un lavoro importante da parte dell’autore e con una discreta dose di talento naturale nel trovare nuovi e appassionanti spunti da far ruotare intorno ai personaggi di sempre. Consigliatissimi agli amanti della Storia romana, i volumi si avvalgono di una ottima traduzione in italiano. Unica nota di demerito e lo ribadisco è in questa pubblicazione “random” che altro non ha fatto che creare un’enorme confusione nei lettori, non rendendo giustizia a una delle saghe di carattere storico più valenti dell’ultimo decennio.

  

The Eagle Series – CRONOLOGIA OPERE

2000 – Sotto l’aquila di Roma (Under the Eagle), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi, 2009 (ISBN 9788854116085)

 

2001 – Roma alla conquista del mondo (The Eagle’s Conquest), Newton Compton, traduzione di Annalisa Biasci e Milva Faccia, 2010 (ISBN 9788854119840)

 

2002 – La spada di Roma (When the Eagle Hunts), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi, 2011 (ISBN 9788854124431)

 

2003 – Roma o morte (The Eagle and the Wolves), Newton Compton, traduzione di Milva Faccia, 2012 (ISBN 9788854137172)

 

2004 – La battaglia finale (The Eagle’s Prey), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi, 2013 (ISBN 9788854150423)

 

2005 – The Eagle’s Prophecy

 

2006 – The Eagle in the Sand

 

2007 – Il Centurione (Centurion), Newton Compton, traduzione di Stefania Di Natale, 2009 (ISBN 9788854112094)

 

2009 – Il gladiatore (The Gladiator), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi e Lucia Mori, 2010 (ISBN 9788854117686)

 

2010 – La legione (The Legion), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi, 2011 (ISBN 9788854129702)

 

2011 – Il pretoriano (Praetorian), Newton Compton, traduzione di Roberto Lanzi, 2012 (ISBN 9788854141575)

 

2013 – The Blood Crows



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6 commenti

  1. bella nota, ampia ed esauriente.
    L'estensore, però, nel battere sull'incongruenza editoriale, ovvero la mancata cronologia di pubblicazione, trascura il piacere di chi, come me, è altrettanto 'random' nell'acquisto e prima lettura dei volumi, cioè il piacere di rileggerli sequenzialmente dopo! ;)
    A. Giovanni Vitale

  2. 🙂 È successo anche a me con i primi libri di R.R. Martin, ma devo dire che, "smaltiti quelli in saccoccia" e apprezzato l'autore, il desiderio di avere per le mani i successivi è diventato strettamente legato alla cronologia (che si spera la pubblicazione italiana segua pedissequamente) 😉

  3. 2005 – The Eagle's Prophecy
    è appena uscito

  4. Bisogna dire però che la caratterizzazione dei personaggi principali é scarsissima perché cambia continuamente e che sembra più un esercito di marines americani…tuttavia buoni libri ma non assolutamente al livello della serie di marco didio falco

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